Splice

Non volevo vedere questo filmaccio di Vincenzo Natali, regista di The Cube. E di The Cube conserva l’atmosfera asfissiante, delirante e un po’ perversa. Il filmaccio però mi è piaciuto tutto sommato, godibile anche se con epilogo trash e un po’ tirato. Bella l’atmosfera, venata della follia dei due ricercatori accecati dal desiderio della scoperta a ogni costo, bella l’inquietante creatura semiumana e semianimale, dotata di una femminilità tanto istintiva, animalesca e ingenuamente crudele (ricordiamo che è un animale) quanto delicata e fragile.
Effetti speciali pochi, ma tutti concentrati bene: Dren (il nome della creatura “splice”) è realistica, carnale, sensuale e viva.
Film che non consiglio agli impressionabili perché è crudo, e a tratti horror e venato di una inquietante ambiguità che può anche infastidire. Ambiguità che però è il vero punto forte del film.

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