Stardust

Michelle Pfeiffer è una strega, prima bellissima poi tremendamente decrepita e cattiva. È uno dei personaggi di una simpatica favola, piena di tutte quegli ingredienti che non devono mancare in una fiaba che si rispetti: la fanciulla indifesa da salvare, la magia, un cavaliere, un mago e la strega..c’è tutto e anche qualcosa di più, qualche dettaglio ironico e decisamente moderno che rende il film qualcosa di originale! Una parola per Robert De Niro: sorprendente! da vedere.

Duplicity

Una commedia americana classica: attori bravi e belli (Julia Roberts stupenda), due spie, ritmo incalzante, dialoghi veloci e ben scritti, ironia e eleganza. E poi Roma, New York e un paio di altre città tra le più belle del mondo. Se si vuole svago puro per un paio d’ore è la commedia giusta.

Diverso da chi

Claudia Gerini e Luca Argentero sono una coppia (che propende per altre forme geometriche, come il triangolo)ai limiti della normalità, ma come dice il titolo..diversi da chi? Il film scherzando pone anche qua e là qualche interrogativo serio, come cosa è la normalità. E’ necessariamente sbagliata una coppia “diversa” che mette al mondo una vita per caso e per amore? Chiediamocelo, senza darci subito una risposta e nel frattempo divertiamoci con una commedia brillante e ben recitata.

Funeral party

Film grottesco ricco di assurdità all’inglese ma che fila e fa divertire in un crescendo di totale e esilarante follia! Tenete d’occhio il nano.

Lo spazio bianco

Bisogna dirlo subito: Margherita Buy qui supera se stessa. Non so se il motivo è che il personaggio è brusco, pieno di nevrosi e apparentemente scomodo un po’ come si mostra lei, ma non importa perché prende vita come se esistesse davvero. Il film racconta di una donna di mezza età, troppo vecchia per le sofferenze d’amore (citando le sue stesse parole) e troppo giovane per chiudere con l’amore. E’ vera, fino a mostrarsi nuda, in tutti i sensi, fisico e interiore. E anche se ruvidamente riesce a commuovere.

Julie and Julia

la cucina e l’amore (quello per la cucina ma non solo), raccontati con allegria e verosimiglianza da Nora Ephron (regista di C’è posta per te e Insonnia d’amore, e sceneggiatrice di Harry ti presento Sally). Il film racconta due vite parallele di due donne legate da un filo rosso (il cibo e la frustrazione, e il cibo come salvezza). Bella lezione, Meryl Streep è una americana che va pazza per la cucina francese e che è finita a vivere a Parigi: come non poteva diventare una cuoca di successo? E’ strepitosamente brava in un personaggio un po’ ai limiti, per tutto il film ci si chiedere se ci è o ci fa..ma che importa se è riuscita alla fine a ottenere tutto quello che desiderava dalla vita?

Basta che funzioni

Woody Allen e New York..cosa si può volere di più? Woody è tornato a girare nella sua città più amata e questo gli ha dato carica e charme per scrivere una commedia ironica e intelligente, allegra ma non troppo! E tra le righe ci racconta anche la sua poetica del cinema, basta saperlo ascoltare..

L'uomo che fissa le capre

Il film è oltremodo surreale. Sembra di stare dentro alle fantasie di qualcuno che si è fatto un trip. Ma l’effetto dopo averlo guardato tutto, dall’inizio alla fine, è uno “sregolamento” positivo della coscienza. Non si è più così certi che ci siano certezze. E che la ragione ci guidi sempre per la strada migliore. La storia di questo gruppo di “militari hippies” (che è già un controsenso) insegna che a volte bisogna avere fiducia nell’impensabile e che l’impensabile poi accade.