Departures

Dopo avere visto questo film, per un po' si vorrà vedere solo questo, tutti gli altri passeranno in secondo piano.. perché Departures è prima di tutto una cura per l'anima. Mentre su di un piano + concreto racconta splendidamente come il destino possa decidere di farci incontrare noi stessi nel modo più soprendente. Ci parla della tolleranza facendocela provare sulla nostra pelle (rimanere per la prima mezzora attaccati alla sedia del cinema è una operazione di tolleranza..) ci racconta come l’incontro con la propria sorgente creativa più pura a volte avvenga attraverso lo scontro duro, implacabile e poetico con la morte.
Perché trasmette un senso di pace per cui si vorrebbe subito rivederlo ancora, o partire per il Giappone e in una giornata di neve immergersi in un bagno pubblico silenzioso e calmo, con l’acqua scaldata sul fuoco a legna e finalmente fermarci per riposare dentro noi stessi.
Tutto questo racconta il film ma più di tutto sussurra sottovoce, con delicatezza, di non avere paura, perché la grazia della vita può arrivare nel modo più inaspettato e sotto le sembianze più terribili. Inutile dire che il film, che ha vinto l’Oscar 2009 come migliore film straniero, è uno dei più bei film che ho visto nell'ultimo decennio.

NB non inserisco il trailer perchè svela troppo e sminuisce la poesia del film...

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